Come si fa a restare indifferenti alla nascita della propria bambina? Non si fa!!!
Alle 4.40 di questa mattina, è nata Ginevra!Tutto si è svolto come da copione: happy ending story!
DEO GRATIAS!Come previsto ho dovuto fare ritorno da Milano con l’ansia-trepidazione-subbuglio-impazienza tipica di una situazione simile.
Senza avvisaglie di alcun tipo, parto tranquillamente per il mio appartamentino milanese da “single-solitario”…durante il viaggio, prudentemente in macchina questa volta, mi distraggo con telefonate ad amici che con difficoltà riesco a sentire diversamente quand’ecco che la notizia pronta ad agitare le acque (non solo le mie…)arriva: “ho le contrazioni ogni 7 minuti”. La natura in questo caso aveva saltato una serie di step intermedi: ogni 30 minuti, ogni 20, ogni 15,…
Dopo cena frugale (a base di friggitelli!) e recupero nel cuore della notte dello scooter alla stazione centrale di milano, torno a casa con la notizia che siamo passati a “ogni 5 minuti”…all’alba delle 00.30 mi metto in marcia…Destinazione paradiso diceva un cantante non proprio brillante ma pur sempre utile per questa citazione!
Alle 01.45 messaggino inquietante “ho rotto le acque!” Risultato: il piede sull’acceleratore è diventato molto pesante (perifrasi per veicolare l’immagine del tachimetro fisso ai 180 kmh).
Risposta: “ci vediamo in ospedale direttamente” (non pensate male, Pam era con i suoi!)
E come in tutte le storie più belle, tra le quali si annoverano i matrimoni, la donna è arrivata dopo l’uomo! La scena è stata questa: con il fiatone faccio le scale che mi portano al secondo piano fino al reparto di ostetricia. Arrivo al pronto soccorso: nessuno! Ca…o, è già in sala parto! Fanc…lo al master! Mi perdo la nascita di Ginevra!...un’ostetrica! “buonasera. È già dentro M.Pamela?” Risposta: “Chi?”
E qui la classica scena del padre-marito balbettante che non sa cosa dire e cosa fare…morale: Pam è arrivata 5 minuti dopo e da lì è proseguito il tutto, liscio come l’olio! Non so se varrà sostenere la tesi che al parto sono stato più puntuale io! J
3.850 Kg di capelluta, sorridente e strillante “JOIE DE VIVRE”ultimo dettaglio: alle 5.35 ho guardato la moglie e le ho sussurrato, ancora in sala parto: “qui è tutto fatto, quasi quasi prendo il treno delle 6.15 e vado a dare l’esame di Giavazzi!” La risposta è stata uno sguardo tenero di compassione che in realtà ammutoliva un urlo simil-travaglio che avrebbe lasciato spazio ad improperi nei miei confronti…ma anche qesto è amore!
alle 7.30 riesco finalmente a posare il capo sul letto per 3 ore di sonno addolcito come non mai dal sapere “le mie donne” serene!
E ora, 23.30, sul treno che mi riporta a Milano: domani esame di people management e, a seguire, Operations, Contabilitià analitica e Finanza 1.